Il Collettivo Bollente ha dialogato con Croce Atroce, celebre drag queen co-fondatrice del Toilet che, grazie alle sue origini e al suo prezioso contributo alla scena queer nazionale, ha attivato un dialogo critico, concreto e puntuale sulle tematiche affrontate da Piacere, il cortometraggio realizzato dal collettivo in occasione della loro residenza a Revine Lago.
La prima residenza artistica svolta nel borgo di Lago ha visto il collettivo BOLLENTE produrre il loro primo cortometraggio: Piacere. Il film, della durata di 22 min, racconta il fortunato intreccio di tre vite in un contesto provinciale, tanto arido quanto complesso. I tre protagonisti – Michele, Aurelio e Virginia – si conoscono in quel che resta dell’unico locale di un vecchio paesino nella provincia veneta dove si esibisce una drag queen venuta dalla grande città. In questa cornice, i protagonisti troveranno il coraggio di affrontare le proprie insicurezze e capiranno che seguire il loro ritmo è l’unica strada da percorrere per essere davvero liberi.
Il progetto ha visto coinvolta direttamente la comunità di Revine Lago: oltre 20 i cittadini figurano nel corto come comparse; in molti quelli che si sono resi disponibili mettendo a disposizione i propri spazi privati o diversi oggetti di scena. Il progetto ha dato vita nuove e prolifiche collaborazioni: quella con The Jack Stupid, studio creativo milanese, co-produttore del cortometraggio, e quella con il Tempio Canoviano di Possagno, che ha concesso l’utilizzo dei propri spazi esterni ed interni per il girato di alcune scene.
Piacere è stato presentato in anteprima mondiale giovedì 29 luglio all’interno della diciassettesima edizione del Lago Film Fest, festival internazionale di cinema indipendente.
Il 17 settembre Piacere è stato proiettato al Palazzo Reale di Milano in occasione di MIX 35 festival internazionale di cinema LGBTQ+ e cultura queer
BOLLENTE: collettivo multidisciplinare che indaga e studia tematiche legate all’affettività e all’identità in chiave queer, applicate a diverse forme artistiche. Il collettivo è nato dalle necessità dei cinque componenti – La Trape, Pietro Agostini, Enzo Di Sciullo, Michele Basile e Lorenzo Marcelloni – di contaminarsi e di scoprire come diversi media accostati a diverse biografie interagiscono tra loro.
